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Perché la Blockchain renderà il mondo del turismo un posto migliore

Perché la Blockchain renderà il mondo del turismo un posto migliore

 

La blockchain come mezzo, e non solo tecnologia, per rendere il mondo un posto più sicuro, più onesto, più accessibile a tutti.
Lo spiega Luca de Giglio, imprenditore e nomade digitale da una vita, fondatore di Trips Community, una nuova piattaforma di prenotazioni peer to peer per alloggi extra-alberghieri.

Luca sarà tra gli speaker di Hicon 2019, il 5 dicembre 2019 al Talent Garden Calabiana di Milano. Ecco perchè non ci siamo lasciati sfuggire la possibilità di capire meglio la tecnologia blockchain e soprattutto le sue applicazioni nel mondo del turismo.



Partiamo dal claim del vostro progetto: “Trips Community - Portale di prenotazioni decentralizzato per nomadi digitali e viaggiatori.”
Che cosa significa e in che cosa vi distinguete?


Per prima cosa la particolarità di Tripscommunity è che si propone come portale
decentralizzato, ovvero una piattaforma paragonabile ad Airbnb, ma senza il controllo e la gestione dell’azienda Airbnb. 

Oggi la decentralizzazione è quello a cui puntiamo, ma l’attuale tecnologia determina comunque un minimo di controllo.

La seconda peculiarità che ci caratterizza è che ci rivolgiamo in particolare ai nomadi digitali, ossia coloro che vivono e lavorano girando il mondo. (Io stesso sono nomade digitale dal 2001 e ho passato diverso tempo in Thailandia, a Chang Mai, una delle città di riferimento per i nomadi digitali.)
Si tratta di un tipo di utente in forte crescita, che necessita di alloggi indipendenti dove soggiornare per diversi mesi. In tal senso il bisogno e la domanda esistono già, ma non c’è l’offerta. La maggior parte degli Hhost infatti si concentra sui soggiorni brevi, non rispondendo alle esigenze di chi necessita di fermarsi più a lungo. Con Trips Community ci aspettiamo di colmare questo gap con un portale tecnologico e decentralizzato.



In che modo il progetto si avvale della blockchain?


Spesso si tende a pensare che la blockchain sia una “aggiunta” da applicare ad un’azienda o a un sistema. In realtà si tratta di
un layer - ossia un filtro, uno strato - tra internet e l’azienda che se ne avvale, che consente di aumentare la sicurezza e la trasparenza delle transazioni e del passaggio di dati e informazioni.

Facciamo un esempio: oggi se prenoto una camera su un portale o invio una recensione, ho fiducia nella serietà dell’intermediario, ma si tratta pur sempre di un’azienda che potenzialmente può manipolare o modificare la transazione o la recensione per motivi economici, politici o semplicemente per restare in linea con il proprio modello di business.
Grazie alla blockchain invece, che è super partes, senza interessi ed immutabile, transazioni e recensioni non potrebbero mai essere né modificate né annullate.

 

Abbiamo visto che lo scambio di dati, specie nelle transazioni, sulla blockchain è considerato più sicuro: perché?


Ad oggi non esiste ancora un metodo per tenere del tutto al sicuro i dati online: ne è la riprova il fatto che anche nelle grandi organizzazioni spesso ci siano dei “data leak”.

La blockchain è invece considerata inattaccabile: ad oggi nessuno è stato in grado di “bucarla”.



Perché la blockchain si adatta così bene al comparto travel?

Chi opera nel settore del turismo gestisce ogni giorno enormi quantità di denaro e soprattutto di dati. Potersi avvalere della blockchain per le aziende del travel significherà più sicurezza.

Pensiamo alla gestione dei dati: oggi è come se venissero gestiti in “silos”. Le grandi aziende, come TripAdvisor, Booking, Expedia, Airbnb possiedono grandi quantità di dati e hanno la facoltà di scegliere se metterli o meno a disposizione delle altre aziende a pagamento - nonostante  quei dati non siano di loro proprietà, ma degli operatori e degli utenti.

La blockchain creerà le condizioni per un mercato libero dei dati, in cui il possessore dei dati potrà decidere liberamente se e a chi offrirli, anche in questo caso senza intermediazione. 



Quando si parla di blockchain si fa sempre riferimento anche alle criptovalute (cryptocurrency). In che modo sono coinvolte nel progetto di Trips Community?


La criptovaluta è parte integrante della blockchain: aggiunge valore e ne accresce la sicurezza. Fa sì che diventi impossibile aggirare il sistema, come, ad esempio, condurre una transazione falsa. 

Le criptovalute possono avere varie funzioni: in Trips Community sono un metodo per remunerare con dei token chi collabora al progetto in modo volontario gratuito. Una volta che il progetto sarà consolidato le criptovalute hanno il potenziale di assumere un valore e in quel caso assumeranno un valore e potranno essere rivendute. Inoltre su Trips Community è già possibile pagare in parte gli appartamenti con la criptovaluta.

 

Se vuoi saperne di più di blockchain, criptovalute e turismo, puoi seguire l’intervento di Luca de Giglio alla prossima edizione di Hicon: acquista il biglietto online approfittando dello sconto early bird valido fino al 1 novembre!